giovedì 18 ottobre 2012

La cugina americana


E' un romanzo lento, niente brividi e suspance fino all'ultima trance di pagine, dove accade TUTTO. Tutto quello che il lettore ha aspettato per duecento pagine, tutti gli errori, i dolori, le gioie, le scelte, gli slanci più arditi e i sentimenti più intensi e sfumati. Sicuramente il finale lascia un segno, fa pensare, è ricco di sottintesi. Ma è per lettori molto molto resistenti alla calma.
Due ragazzi promessi sposi nella comunità ebraica di una Londra contemporanea. Due ragazzi innamorati da sempre, fin dalla più giovane età, e una comunità dalle regole inviolabili e dalle aspettative pesanti. E il perbenismo, la chiusura, il proprio destino già scritto, ma anche la capacità del gruppo di fare fronte comune anche nell'aiuto, nella necessità, nel disagio. E ancora le regole non scritte da infrangere, il prezzo da pagare, ma anche la capacità del gruppo di dimenticare. Diventeranno adulti per come si porranno di fronte alle scelte, al dolore, all'amore, al futuro, all'incertezza.
Di fronte a un matrimonio imminente Adam, promesso sposo di Rachel, incontra e perde la testa per sua cugina Ellie, orfana di madre, segnata da un passato doloroso e burrascoso, inquieta e affascinante. Rachel è la sua certezza, è bella, intelligente e completamente devota a lui. Ma la chimica fra Adam e Ellie è qualcosa di difficile da controllare. Cosa accadrà è da scoprire e leggere fra le righe.

La cugina americana
Francesca Segal
Bollati Boringhieri 2012
€17,60

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