giovedì 6 ottobre 2011

Fai la nanna senza lacrime



Se mai ho affondato il naso in un libro-da-gravidanza per più di 5 minuti, lasciandomi piuttosto guidare dagli eventi, dalla vocina interiore, da internet, dalla mia ostetrica preferita, ora come non mai, ora di notte e di giorno, ora che ho sonno, leggo.
Leggo in cerca di soluzioni, idee, ipotesi, risposte. Leggo e non trovo, perché non c’è nulla da trovare, ma tutto da sperimentare, intuire, cogliere al volo dai dettagli e con l’osservazione acuta e costante.
Però ne parlo volentieri, perché a differenza di coloro che vorrebbero promuovere il pianto a oltranza fino al singhiozzo, al vomito e alla convulsione, una bella dose di buon senso, affetto, coccole e soprattutto spirito osservativo non fanno mai male.
Lai ha 4 figli, potrebbero certo essere tutti dei serial killer, ma non so perché parto con un pregiudizio positivo.
Il racconto è di tutto ciò che ha osservato e sperimentato con loro, di ciò che ha avuto esito positivo e portato a un buon risultato.
Lei ha allattato, e per chi ha la fortuna di farlo è una variabile fondamentale ai fini delle soluzioni rocambolesche per il sonno notturno.
E infine non fornisce ricette, che in cucina sono fondamentali, ma con i bimbi non credo, perché diciamocelo, presentano qualche variabile in più rispetto alla chimica di farina-uova-zucchero di una torta, o alla cottura dell’arrosto in pentola a pressione.
Una bella lettura per le notti insonni.
Lo definirei confortante. E non è poco.

Fai la nanna senza lacrime
Di Elizabeth Pantley
Piemme 2009
€ 9

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