Il mio lavoro è consigliare i clienti, raccontare ciò che ho letto o ciò che mi incuriosisce, raccogliere riscontri sulle letture proposte, riportare pareri di altri su titoli interessanti, azzeccare il titolo giusto sul volto giusto e sul giusto stato d'animo, far appassionare alla lettura chi non va oltre le etichette degli ingredienti.
E a volte incontro anche chi passa dall'altra parte del bancone.
Se ero partita con un consiglio ad hoc per la signora in questione, lei è uscita con tutt'altro, e io con un post-it per le mie letture estive.
E che letture.
Certo Emile Zola non si può commentare, ma dire che è una delle letture più moderne e attuali che io abbia mai incontrato si può, altro che romanzi americani, roba vera, roba seria, roba dell'Ottocento.
Ha la lentezza di chi si sa prendere il suo tempo, di chi dà gusto alla narrazione, lo spessore giusto per scolpire un segno in chi legge, per disegnare immagini che non si cancelleranno.
Ne porterò sempre impresso un affresco della prima idea "in costume" del grande magazzino, quello che oggi vuole imporsi come luogo in cui vivere, e che sta delinenado i contorni dell'unico commercio possibile.
Ne porterò sempre impresso un affresco della prima idea "in costume" del grande magazzino, quello che oggi vuole imporsi come luogo in cui vivere, e che sta delinenado i contorni dell'unico commercio possibile.
Ma Zola non ne perdona niente, ci consola con l'amore, ma ci lascia il segno della realtà scolpito nel cuore e nel consumismo che impera fuori dalla porta di casa.
Al paradiso delle signore
E. Zola
Newton Compton
6€
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