mercoledì 14 agosto 2013

Nessuno sa di noi

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Una coppia, una gravidanza, un problema.
E' una coltellata al cuore, un pugno nello stomaco, uno schiaffo in faccia. Fa proprio male, ma è necessario. 
Perchè non ne parla mai nessuno ma può accadere, è accaduto a tanti e continua ad accadere. E se nessuno ne parla, dopo averlo letto, invece, non si può far a meno di discuterne. Di contestare, approvare, giustificare, comprendere, condannare. E allora è una storia che serve, nel bene e nel male.
E' arrivata quinta al premio Strega perchè lo meritava. Lo Strega no, ma il palco sì, la divulgazione del tema, il plauso per la prova di coraggio.
Avrei voluto chiuderlo alla cinquantesima pagina per smettere di soffrire, la rabbia e un dolore quasi fisico mi hanno fatto desiderare di scagliarlo lontano, e ho riflettuto sul potere intenso della lettura.
C'è da dire che ciò che vale davvero della storia sono i fatti, anche piuttosto precipitosi, perchè qualunque giudizio è personale, dunque la prima parte esaurisce da sola l'esperienza da proporre al lettore. Il lungo e doloroso travaglio della seconda parte vale solo per pochi rari passaggi. Per il resto è dolore che parla di dolore che non si risolve, che leva l'aria e soffoca. Giacchè soluzione non ce ne è, si tratta di un bivio con due vicoli ciechi, sui quali magari si poteva riflettere anche un po'di piu'.
Ne è valsa comunque la pena. Da leggere quando ci si sente forti.

Nessuno sa di noi
Simona Sparaco
Giunti 2013
€12

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